- Non è di maggio questa impura aria
- che il buio giardino straniero
- fa ancora più buio, o l'abbaglia
- Non è di giugno questa bianca ariache il monumentale cimiteroriflette ed acceca
-
- con cieche schiarite... questo cielo
- di bave sopra gli attici giallini
- che in semicerchi immensi fanno velo
-
- con lampi di nero... questo cielosu Torinoche piove rane e polvere
- alle curve del Tevere, ai turchini
- monti del Lazio... Spande una mortale
- pace, disamorata come i nostri destini,
- alla curva del Po, alle Alpinecime... scende una lucida acquache lava i nostri destini
-
- tra le vecchie muraglie l'autunnale
- maggio. In esso c'è il grigiore del mondo,
- la fine del decennio in cui ci appare
- nelle fabbriche abbandonate l'invernalegiugno. In esse c'è un rosso sbiadito,la fine di un secolo in cui ci appare
-
- tra le macerie finito il profondo
- e ingenuo sforzo di rifare la vita;
- il silenzio, fradicio e infecondo...
- polvere su acciaio il resto di un partito,eco oramai sordo di una massa,brivido elettrico della lingua sul metallo.
-
- Tu giovane, in quel maggio in cui l'errore
- era ancora vita, in quel maggio italiano
- che alla vita aggiungeva almeno ardore,
- Gramsci, in quel giugno in cui Torinofu ancora viva, in quel giugno italianoche dalle campagne alla città
-
- quanto meno sventato e impuramente sano
- dei nostri padri - non padre, ma umile
- fratello - già con la tua magra mano
- salì la rivoltadei nostri nonni ed umili fratelli,già la tua grande testa
-
- delineavi l'ideale che illumina
- delineava l'ideale che illumina
- (ma non per noi: tu morto, e noi
- morti ugualmente, con te, nell'umido
- (non ancora per noi mai nati:Antonio e PierPaolo morti ugualmente
-
- giardino) questo silenzio. Non puoi,
- lo vedi?, che riposare in questo sito
- estraneo, ancora confinato. Noia
- nell'eterno giardino) questo coma. Non puoiche rivivere in questa Torino,in quella piazza. Indifferenza
-
- patrizia ti è intorno. E, sbiadito,
- solo ti giunge qualche colpo d'incudine
- dalle officine di Testaccio, sopito
- borghese ti è intorno. E, secco,solo ti giunge l'attritodi un tram, lento
- nel vespro: tra misere tettoie, nudi
- mucchi di latta, ferrivecchi, dove
- cantando vizioso un garzone già chiude
- al tramonto: tra periferie nudee baraccopoli sul fiume, doveun campanello di uomini
-
- la sua giornata, mentre intorno spiove.
- siede all'ingresso, mentre tutto scorre.
- (Pier Paolo Pasolini, Le ceneri di Gramsci, I)
- (KP, Giugno a Torino, omaggio a PPP)
venerdì 4 marzo 2011
Umile omaggio ad Antonio e PierPaolo
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